Aquileia (UD)
Lacrime per Vergarolla
Programma
ILDEBRANDO PIZZETTI (1880-1968)
Messa di Requiem (1922-23)
– Requiem
– Dies Irae
– Sanctus
– Agnus Dei
– Libera me
SERGIO BALESTRACCI (1944)
Lacrime per Vergarolla (2018, prima esecuzione assoluta)
– Verba mea auribus percipe
– El sol brusa le piere
– Parce mihi Domine
– Tu che riposavi nella pineta
ingresso libero
Esecutori
Concerto Vocale
LA STAGIONE ARMONICA
Sergio Balestracci, direttore
I terribili anni della prima guerra mondiale erano appena trascorsi quando Pizzetti scrisse il suo celebre Requiem. In un’ideale visione di pace, questa composizione vuole portare la riflessione dell’ascoltatore sul tema della fragilità della vita umana spesso minacciata dalla violenza cieca e dalla volontà di sopraffazione. Questo brano appartiene al periodo fiorentino del maestro parmense e si riallaccia ai diversi aspetti della tradizione liturgica riproposta con una sensibilità tardo romantica: l’imitazione delle voci (Requiem), la citazione dei canti fermi (Dies irae), la scrittura policorale (Sanctus), l’omoritmia (Libera me), ripensati con una nuova libertà espressiva nel trattamento delle dissonanze e dei metri. L’opera ha conosciuto e riscuote tuttora un notevole successo come si vede dalle numerose esecuzioni che vengono riproposte da diverse compagini corali, in virtù di una naturale cantabilità con cui il tessuto vocale è condotto.
Lacrime per Vergarolla è il titolo di una composizione corale scritta espressamente per questa occasione e proposta dunque in prima esecuzione assoluta. Si tratta di un compianto per ricordare la strage scomparsa oggi dalla memoria collettiva, avvenuta sulla spiaggia di Pola (Vergarolla, appunto) il 18 agosto 1946, in cui morirono circa cento persone, tra mamme, bambini e altri innocenti. Quell’attentato sollecitò ulteriormente l’esodo di circa trecentomila istriani, giuliani e dalmati che scelsero di abbandonare la propria terra cercando rifugio in vari paesi del mondo, ma soprattutto in Italia, dove spesso furono accolti con sospetto o con ostilità, a causa della situazione politica del momento. Questo breve threnos corale è dedicato non solo alle vittime di Vergarolla, ma anche a tutti quei profughi che dovettero ricominciare daccapo una vita in condizioni difficilissime, dopo aver perduto la propria terra, le proprie tradizioni, i ricordi, gli affetti, i legami con i propri morti e con la vita stessa, essendosi dovuti separare da quanto di più caro avevano; oggi la dedica è a tutti i profughi e i perseguitati del mondo.
Sergio Balestracci