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Tomas Luis de Victoria
Amici della Musica di Padova
63° Stagione Concertistica

Hours and date:
lunedì 6 Aprile-2020 at 20:15
Place:
Chiesa di Santa Sofia Via Santa Sofia, 102, 35121 Padova PD
Tickets:
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In ottemperanza all’emergenza sanitaria per evitare il diffondersi del COVID-19 e alle relative disposizioni ministeriali, il concerto è rinviato a data da destinarsi.

Amici della Musica di  Padova
63° Stagione Concertistica

Tomas Luis de Victoria (1548-1611)
Officium defunctorum sex vocibus In Obitu et Obsequiis Sacrae Imperatricis (1605)

Programma

Tomas Luis de Victoria (1548-1611)

Esecutori

Concerto Vocale
LA STAGIONE ARMONICA

Officium defunctorum

  • Lectio II: Taedet animam meam

Missa pro Defunctis

  • Introitus: Requiem aeternam
  • Kyrie
  • Epistola
  • Graduale: Requiem aeternam
  • Tractus: Absolve, Domine
  • Sequentia: Dies irae
  • Evangelium
  • Offertorium: Domine Jesu Christe
  • Praefatio
  • Sanctus
  • Benedictus
  • Agnus Dei
  • Communio: Lux aeterna
  • Motectum: Versa est in luctum
  • Ad absolutionem post Missam
  • Responsorium: Libera me, Domine
  • Antiphona: In paradisum

Direttore

SERGIO BALESTRACCI

Requiem per un’imperatrice

L’imperatrice vedova, Maria d’Austria, figlia dell’imperatore Carlo V, sorella di Filippo II re di Spagna e moglie dell’imperatore Massimiliano II, morì a Madrid il 26 febbraio 1603. Durante le esequie reali, “…le più suntuose e solenni che vi siano mai state in Spagna…” (dal resoconto ufficiale dell’evento), furono eseguite le musiche polifoniche di Victoria.
Tomas Luis De Victoria, dopo 22 anni trascorsi a Roma, (nel 1571 succede al Palestrina come maestro di Cappella del Seminario Romano e nel 1575 riceve gli ordini religiosi), rientra in Spagna al servizio dell’imperatrice vedova Maria d’Austria, quale maestro di capilla e suo cappellano. Victoria in quegli anni cercava, come scrive in una sua dedicatoria “…di poter ricomporre l’anima mia in contemplazione come si addice ad un sacerdote…”.
La morte della colta e raffinata imperatrice, vera donna del rinascimento, cultrice della musica, è l’occasione per la nascita della sua ultima fatica di compositore, l’ Officium Defunctoirum, il principale monumento della polifonia religiosa spagnola.
L’Officium è a sei voci. Al Cactus II° è affidata la melodia liturgica gregoriana, e di particolare interesse, nella presente ricostruzione, il recupero delle melodie gregoriane che si alternano alle sezioni polifoniche. I brani in canto gregoriano, sui quali Victoria non interviene, sono: il trattoAbsolve Domine, canto per sua natura solistico, e la sequenza Dies irae, una delle cinque rimaste nel messale dopo la riforma tridentina. A questi si aggiungono in canti dell’Epistola e dell’Evangelium e il Prefatio.
Il mottetto Versa est in luctum che non rientra tra i testi liturgici, Victoria lo colloca, come omaggio affettivo, tra la fine della Messa e l’inizio dell’orazione funebre.
Convinto assertore della suprema dignità della polifonia religiosa, come altri compositori iberici del secolo d’oro, Victoria evitò di scrivere musica profana e bandì l’uso di mezzi compositivi contaminati con l’arte musicale profana. La polifonia religiosa casigliana del secolo d’oro, culminanta nell’opera di Victoria, riesce così a raggiungere livelli di spiritualità e misticismo non riscontrabili nelle altre scuole europee.

Sergio Balestracci

Missa pro defunctis 7 v. (Excerpt) Ahi que dolor (excpert)