Programma
JUAN DEL ENCINA (1468-1529)
Villancico “Mas vale”
MATEO FLECHA IL VECCHIO (1481-1553)
Ensalada “La Justa”
ANONIMO (sec. XVI)
Villancico “Rey a quien reyes adoran”
MATEO FLECHA IL VECCHIO
Ensalada “La Bomba”
ANTONIO DE CABEZON (1510-1566)
Pavana e gagliarda
MATEO FLECHA IL VECCHIO
Ensalada “El fuego”
ANONIMO (sec. XVI)
Gagliarda Milanesa
MATEO FLECHA IL VECCHIO
Riu riu chiu
Esecutori
soprani
FEDERICA CAZZARO
STEFANIA CERUTTI
KATIA PIAZZA
SILVIA TOFFANO
contralti
LAURA BRUGNERA
ILARIA COSMA
VIVIANA GIORGI
tenori
MICHELE DA ROS
DOMENICO FARINACCI
ALESSANDRO GARGIULO
bassi
NICOLA RAMPAZZO
FILIPPO BORDIN
ALESSANDRO MAGAGNIN
ALESSANDRO PITTERI
PAOLO FALDI, Piffaro e flauto
VITTORIO GENTILINI, Trombone
ROBERTO PREDETTI, Trombone
FABIO DE CATALDO, Trombone
SILVIA DE ROSSO, Viola e violone da gamba
MARIANNE GUBRI, Arpa
ALBERTO MACCHINI, Percussioni
DIREZIONE E FLAUTO
SERGIO BALESTRACCI
Matteo Flecha “il vecchio”, l’autore delle “insalate” rappresenta un caso particolare nel panorama musicale spagnolo del Cinquecento. Fanciullo cantore nella cattedrale di Barcellona, fu poi cantore nella cattedrale di Lerida, di cui, nel 1523, divenne maestro di cappella. Dal 1544 al 1548 fu maestro di cappella delle Infante di Castiglia, per le cui celebrazioni private, di Natale e di Pasqua probabilmente compose le sue famose ensaladas. Come il nome stesso indica si tratta di composizioni polifoniche il cui testo, sempre a soggetto religioso, è un curioso miscuglio di versi nelle più disparate lingue (latino, portoghese, catalano) con frequenti suoni onomatopeici e parole deformate piegate al servizio di una ingenua e divertita narrazione di gusto teatrale. Tema d’elezione è la lotta, descritta in modo realistico e spiritoso, tra il Bene (personificato di volta in volta da Adamo, la Vergine e Gesù) e il Male (Lucifero). Sembra che il diavolo possa per un momento vincere il conflitto con l’uomo, ma alla fine il bene trionfa con l’aiuto della grazia divina. Per esempio nella “Justa” (la giostra, il torneo), Adamo come rappresentante dell’umanità combatte con il diavolo e viene sconfitto; grande abbattimento dei presenti che hanno visto il diavolo vincitore. Ma ecco che arriva un altro cavaliere con la croce sull’elmo che sconfigge il diavolo e riporta la vittoria sul male, per cui la composizione si chiude con una grande festa. La Bomba è in italiano la Pompa, di cui c’è bisogno per buttar fuori l’acqua che sta facendo affondare la nave; i peccatori che stanno per annegare sono salvati però dalla Vergine Maria. Il Fuego, Il Fuoco, è lo stato di peccato da cui ci salviamo con l’aiuto di Dio. Sono tre storie edificanti, presentate in modo divertente che raccontano in musica il trionfo del Bene con il sostegno divino; storie che i sovrani di Castiglia ascoltavano in un ambiente raccolto, forse vicino al caminetto, alla vigila del Natale. Così facciamo noi oggi con il canto accompagnato e intervallato da vivaci pezzi spagnoli di quell’epoca eseguiti sugli strumenti di quel tempo.
Sergio Balestracci