Giulio Radino
Ritratto musicale del compositore padovano del XVI secolo

Hours and date:
venerdì 30 Settembre-2022 at 20:45
Place:
Teatro del Seminario Maggiore Via Seminario, 29, 35122 Padova PD
Tickets:
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Programma

GIULIO RADINO
(sec. XVI-ante 1607)
e la musica a Padova tra ‘500 e ‘600

*

Ricercare secondo a 4
Kyrie a 5
Christe a 10
Kyrie a 8
Canzon prima a 8
Gloria a 12
Canzon seconda a 8
Antifona Media Nocte a 12 (Orindio Bartolini)
Canzon terza a 8
Salmo CXIX Ad Dominum a 6
Salmo CXX Levavi oculos a 7
Canzon IV a 8
Offertorio Ascendit Deus a 4
Salmo CIX Dixit Dominus a 16 (Amadio Freddi)
Salmo CXI Beatus vir a 16 (Bartolomeo Favretti)
Magnificat a 16

* Trascrizioni e integrazioni di Sergio Balestracci da:
Concerti per sonare et cantare di Giulio Radino padovano…
in Venetia, appresso Angelo Gardano, & Fratelli, 1607

Esecutori

CONCERTO VOCALE
LA STAGIONE ARMONICA

soprani
FEDERICA CAZZARO
STEFANIA CERUTTI
SARA PEGORARO
SILVIA POLLET
YOKO SUGAI
SILVIA TOFFANO

contralti
MARIA BALDO
LAURA BRUGNERA
MARIA COSMA
NINA CUK
VIVIANA GIORGI
EUGENIA ZUIN

tenori
FRANCESCO CARLETTI
STEFANO DL CORTIVO
DOMENICO FARINACCI
ALESSANDRO GARGIULO
ENRICO IMBALZANO
DIEGO ROSSETTO

bassi
MATTEO BOISCHIO
FILIPPO BORDIN
ALESSANDRO MAGAGNIN
ALESSANDRO PITTERI
NICOLA RAMPAZZO
NICOLA RUGGERO

ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO
Tommaso Luison, primo violino

DIRETTORE
SERGIO BALESTRACCI

Il programma di stasera offre una scelta significativa delle composizioni vocali e strumentali di Giulio Radino, padovano, come è enunciato orgogliosamente nel frontespizio dell’edizione del 1607 curata dal padre Giovanni Maria dopo la morte prematura del figlio. Già il padre era attivo a Padova come organista presso la basilica di Sant’Antonio, liutista, dal 1592 presso la chiesa di San Giovanni da Verdara, e aveva goduto di una certa notorietà per aver pubblicato a Venezia, in quell’anno, Il primo libro d’intavolatura di balli d’arpicordo. La raccolta dei brani di Giulio Radino è dedicata al conte di Klagenfurt, mecenate e protettore delle arti fin dal tardo ‘500, a testimonianza dei rapporti di padre e figlio con l’ambiente della Carinzia e contiene anche qualche composizione di altri autori padovani, o attivi a Padova, quali Amadio Freddi, Orindio Bartolini e Bartolomeo Favretti. I brani strumentali si inquadrano nella pratica musicale dei due Gabrieli, con qualche sorpresa: la prima canzona a otto voci di Radino ha lo stesso incipit della canzon sedicesima a dodici delle Canzoni et sonate di Giovanni Gabrieli pubblicate però otto anni più tardi. Le composizioni sacre, che vanno da quattro a sedici voci, utilizzano spesso l’intervento degli strumenti, soprattutto archi e tromboni, come era nello stile e nella prassi esecutiva del tempo. La presenza di qualche salmo concertato degli altri autori citati di sopra contribuisce a darci un’idea della tecnica policorale che richiama immediatamente Venezia alla memoria dei cultori di musica, nata in realtà proprio a Padova alla metà del secolo XVI. La raccolta di Giulio Radino è giunta fino a noi nell’unico esemplare dell’Universitetsbibliotek, Carolina Rediviva di Uppsala, mentre solo la parte dell’altus si trova presso la Biblioteka Jagiellońska di Cracovia.

Sergio Balestracci

Missa pro defunctis 7 v. (Excerpt) Ahi que dolor (excpert)