RAVENNA FESTIVAL 2024
Artificerie Almagià
Programma
Esecutori
Prima parte
Thomàs Luis de Victoria (1548 – 1611)
- Lectio I – Incipit Lamentatio
- Lectio II – Jod manum Suam
- Lectio III – Incipit oratio
- Mottetto – Vere languores
Seconda parte
- Luigi Nono (1924-1990)
Das atmende Klarsein
per piccolo coro, flauto basso, live electronics e nastro magnetico
Concerto Vocale
LA STAGIONE ARMONICA
Sergio Balestracci, direttore
Organico:
Roberto Fabbriciani flauto basso
Alvise Vidolin live electronics e nastro magnetico
Concerto Vocale La Stagione Armonica
Sergio Balestracci direttore
“Das atmende Klarsein”
piccolo coro — flauto basso e alcune possibilità diverse di composizione e diffusione spaziale dei suoni da questi originati — «live electronic» con lo studio sperimentale «H. Strobel» della SWF di Freiburg/Breisgau.
Non unicamente il suono trasformato, come unico fenomeno percettivo, o elaborato e fissato su nastro, ma il suono «live-naturale» del coro e del flauto basso e, nello stesso istante e non nella successione temporale o visuale, il suo diventare altro, il suo germinare sia come spettro compositivo che come dinamica spaziale.
diversità e molteplicità fantastica del suono, nello stesso istante, possibile, altrimenti, come quella dei pensieri e dei sentimenti, della creatività.
bene ascoltando Musil «…se il senso della realtà esiste, …allora ci dev’esse¬re anche qualcosa che chiameremo senso della possibilità»
«è la realtà che suscita la possibilità…, tuttavia nella media o nella somma rimarrebbero sempre le stesse possibilità che si ripetono, finché viene qualcuno per il quale una cosa reale non vale di più che una immaginaria, è lui che dà finalmente senso e determinazione alle nuove possibilità e le suscita».
per me questo «qualcuno» è l’ampliamento fantastico possibile per lo studio sperimentale necessario e paziente a Freiburg, nelle vibrazioni fascinose della «foresta nera», per le sorprendenti innovazioni di Fabbriciani (anche lui ‘calato’ nello studio di Freiburg, e io ‘calato’ nella sua maestria), per la passionante nostalgia tra passato e futuro delle pure voci del coro (fram¬menti di canto orfico e da Rilke).
con il pianoforte di Pollini, i percussionisti della Scala, il quartetto LaSalle, questo diverso istante di studio mi è naturale per quel «das atmende Klar¬sein», bisogno e necessità suscitatimi per fantasticare «la realtà possibile» del cacciariano Prometeo.
(da NONO –a cura di Restagno – EDT)